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Esiste una relazione causale tra l'empowerment delle donne e il well-being dei bambini? Come si configura in diversi contesti culturali e sociali? Esistono omogeneità tra paesi di diversi continenti? Questi interrogativi sono inerenti a problematiche di sviluppo umano di grande rilevanza per le conseguenze che esso produce. Nei paesi in via di espansione donne e bambini sono considerati l'anello debole della catena di sviluppo e patiscono diverse forme di discriminazione; sono meno nutriti, meno istruiti e non hanno una buona salute. Nei contesti occidentali, come quello italiano, per esempio, le donne sono discriminate soprattutto in ambito lavorativo (segregazione verticale/orizzontale) e familiare (attività non retribuite e di cura). La ricerca empirica, raccontata in questo testo, ha analizzato, attraverso tecniche socio-economiche qualitative e quantitative, il livello di empowerment delle donne e del benessere dei loro figli/e in due contesti territoriali differenti. Per studiare tale relazione è stato privilegiato il capability approach, un approccio teorico multidimensionale di sviluppo umano formulato da A. Sen e M. Nussbaum e i cui fondamenti si riferiscono ai functionings, alle capabilities e all'agency. Tale approccio valuta il benessere di un Paese e dei suoi cittadini non solo dal punto di vista economico ma soprattutto in termini di qualità di vita e possibilità di condurre un'esistenza a 'ragion di valore', proponendo indici di misurazione anch'essi multidimensionali e complessi.